In vista del “Gitone Focolaccia”, pubblichiamo alcune tracce in formato .gpx.
Rif. Città di Trento al Mandron
1° giorno. Dall’arrivo alla stazione superiore della Funivia del Paradiso presso la Bocchetta degli sciatori (2980 m) ci si abbassa in diagonale a destra fino a contornare un evidente dosso. Ancora attraverso un sistema di conche e dossi ci si cala verso la sponda del Lago Scuro (2690 m). Da qui si percorre la conca in direzione dell’emissario ci si abbassa ancora in direzione del Rifugio Città di Trento ora visibile e si raggiunge. (2449 m)
Altitudine massima 2995 m
Altitudine minima 2441 m
Totale salita: 6 m
Totale discesa: -560 m
Dal Rif. Città di Trento al Rif. Caduti dell’Adamello
2° giorno. Dal rifugio si scende al Lago del Mandrone (2403 m) che si costeggia a sinistra. Piegando ora a Sud Sud-Ovest ci si porta in leggera salita verso il gradino ondulato che adduce alla prima seraccata della Vedretta del Mandrone. Qui si scende in una buca convessa che si è creata nel ultimi anni a causa del ritiro del ghiacciaio per circa 70 metri per poi risalire (2600 m circa) verso Est puntando alla Lobbia Alta. Ora si individua alla propria sinistra il Rifugio Ai Caduti dell’Adamello (3040 m) che in breve si raggiunge volendo senza toccare il passo della Lobbia.
Altitudine massima 3023 m
Altitudine minima 2400 m
Totale salita: 736 m
Totale discesa: -161 m
Monte Adamello dal Rif. Caduti dell’Adamello
3° Giorno Si scende al ghiacciaio e si sale in direzione della vetta dell’Adamello (3554 m ) che si scorge solo verso la fine. Pendii ampi e poco crepacciati, spesso si trovano paletti indicatori (problemi di orientamento in caso di scarsa visibilità). Gli ultimi pendii si possono salire con gli sci o a piedi fino alle roccette che portano alla vetta.
Altitudine massima 3534 m
Altitudine minima 2775 m
Totale salita: 1204 m
Totale discesa: -1204 m
Rif. Caduti dell’Adamello – Passo Venezia – Ponte di Legno
4° giorno. Scendere per il versante est fino a quota 2900 circa poi in direzione nord verso il Passo Venezia (3226 m) che si raggiunge con un ampio semicerchio convesso ad ovest.
La prima parte della discesa si svolge lungo la Vedretta del Pisgana che normalmente presenta facilità di passaggio sulla destra. Raggiunto un canale che scende in direzione nord ovest, portarsi per questo sul fondo valle e continuare fino ad un salto.
Non lasciarsi attrarre a sinistra ma scendere per un canalino ripido (eventualmente senza sci per pochi metri) tutto sulla destra e sotto riprendere il percorso sul fondo valle giungendo ad una stradina da seguire in parte fino a Sozzine (frazione di Ponte di Legno).
Altitudine massima 3240 m
Altitudine minima 1333 m
Totale salita: 515 m
Totale discesa: -2200 m